(Vendetta Records) In circolazione da cinque anni, con già un disco ed un EP pubblicati, i tedeschi Äera hanno un moniker che nel loro dialetto deriva dalla parola ‘terra’, cosa che rende subito l’idea del tipo di black metal suonato: feroce, tagliente, a tratti atmosferico, ricco di groove, linee di basso calde, linee vocali strazianti e quelle pulsazioni, quei mid tempo irresistibili che accompagnano lungo il percorso, lungo quel viaggio immaginario tra universi interiori ed esteriori, in una galassia di prospettive distorte che mostrano il mondo odierno e le sue società da un punto di vista inusuale. “Kosmos” alterna violenza suggestiva a mid tempo incalzanti, passando per arpeggi mistici di una delicatezza incredibile. “Empor” scende più nel profondo, le chitarre si fanno più melodiche, il drumming è più creativo, proprio come le linee di basso e le progressioni imprevedibili, mentre la mastodontica “Schattenkreuz” materializza un mondo nel quale addentrarsi, nel quale vagare senza meta con sonorità esaltanti, possenti, poderose… quasi gloriose. La conclusiva “Fleisch und Knochen” torna su temi minacciosi, decadenti, violentemente malinconici, lasciando alle chitarre tutto lo spazio per dipingere progressioni di accordi tanto decadenti quanto epiche. Un equilibro veramente intelligente di black metal di varie matrici: atmosferico, novantiano, depressivo, epico, legato al territorio e alla natura; un black ricco di melodia, sferzato da riff avvincenti, reso intimo da parentesi struggenti, spinto ai limiti della furia da un’energia apparentemente incontenibile.
(Luca Zakk) Voto: 9/10