(Dark Essence Records) Sette anni è durata la genesi di questo album. Sette anni di silenzio, dopo i quali ci sono due possibilità: la solita reunion, o un lavoro imponente. L’oscurità che trapela da questo nuovo lavoro, la sublime qualità di questo death metal tetro, al quale è stato iniettato un feeling decisamente black, sono senza dubbio eccellenti. E valgono pienamente la lunga attesa. Un album che richiede diversi ascolti, tutti estremamente coinvolgenti e piacevoli. Un album ricco di dettagli, di idee, di sensazioni decadenti, deprimenti, ossessive. I moderni Aeternus sono personali. Non sono black, non sono strettamente dark, e non sono nemmeno estremamente death. Sono semplicemente loro. Lo sono alla faccia di tutto e di tutti. Come sempre ci saranno molti detrattori. E prassi normale per questa band Norvegese. Resta tuttavia il fatto che anche questo album è un ottimo prodotto di sublime death metal arricchito da concetti estremi di vario tipo, che lo rendono molto personale, identificativo, potente. Le componenti melodiche spezzano sapientemente i riff brutali, generando un’esperienza sonora coinvolgente e di alto livello. Tra i pezzi più indicativi, sicuramente “Ruin And Resurrect “, “The Confusion Of Tounges” e “The Spirit Of Illumination”. Questa edizione esce in serie limitata, e comprende “Dark Sorcery”, l’EP del 1995 il quale rappresenta in modo assolutamente perfetto quella sensazione dark che ha reso la band nota. “…And the Seventh His Soul Detesteth” può non risultare significativo nella storia del metal, ma sicuramente rappresenta un ascolto molto valido, e merita non passare inosservato.
(Luca Zakk) Voto: 7/10