(The Artisan Era) Riusciti a stabilizzare la line-up in seguito alla pubblicazione dell’EP “Ego Futurus” nel 2015, gli Aethereus giungono finalmente al rilascio del primo album completo sotto l’egida dell’etichetta americana The Artisan Era. Questo “Absentia” rappresenta certamente un passo importante per la band di Tacoma, dedita ad un technical death metal che trae ispirazione da band come Gorod, Fallujah e Spawn of Possession. Le indubbie doti dimostrate da tutti i componenti ai rispettivi strumenti permettono ai Nostri di alternare, con la stessa efficacia, sezioni dalle forti tinte melodiche/progressive ad altre decisamente più brutali. Come avrete intuito, è quindi la duttilità l’asso nella manica degli Aethereus che nelle nove canzoni dalle quali è composto “Absentia”, risultano sempre imprevedibili e decisamente ispirati. La convivenza di queste due nature è particolarmente evidente ad esempio in “The Pale Beast”; se in principio sembra che sia la pura violenza a farla da padrona, giungono poi inattesi stacchi e rallentamenti più melodici ed atmosferici. Altro caso nel quale tale dicotomia risulta lampante é “Fluorescent Halls of Decay” dove, tra sezioni pienamente ascrivibili al death metal più diretto, trovano spazio soli di chitarra melodici ed orecchiabili. Lavoro degno di nota anche in fase di produzione durante la quale gli americani sono riusciti ad enfatizzare, grazie ad un suono pulito e ben bilanciato, sia la componente maggiormente aggressiva che il lato più tecnico. La prima prova in studio degli Aethereus merita certamente un ascolto da parte di tutti gli estimatori del death metal nella sua accezione più ricercata e perfezionista. Sicuramente una formazione da tenere d’occhio per il futuro, nella speranza che con il prossimo album riescano a confermare quanto di buono mostrato fino ad ora.
(Davide Galli) Voto: 7/10