(Hells Headbangers) Probabilmente questo album è il risultato di una scelta ragionata. Non è infatti facile confezionare in modo appetibile tre tracce per una durata complessiva di quasi un’ora (l’ultima traccia da sola dura più di ventidue minuti). Questo perché probabilmente il duo dietro il progetto, qui in veste rinnovata, si è reso conto che la loro musica deve prendersi il giusto tempo, visto che si parla di un black molto particolare, a sfondo cosmico, dove il nero e la malignità sono espressi con il freddo stellare piuttosto che con il fuoco dell’inferno. Tempi soffusi, su un sostrato di atmosfere siderali e tematiche profonde e alienanti, in un contorno di riff lenti e arpeggi gravi e terribilmente pesanti. L’identità di questa coppia musicale ormai è pienamente definita, in grado di sfornare lavori personali, con una precisa firma.
(Enrico Medoacus) Voto: 9/10