(Fuel Records) I torinesi Aevum sono una formazione davvero interessante: sette musicisti capaci di creare un sound accattivante e originale, fra gothic metal, teatro ed opera. Se dovessi tentare di descrivere con qualche paragone la loro musica, credo che citerei anzitutto i napoletani Poemisia, i Theatre of Tragedy della prima ora e i Tristania; ma comunque non credo esaurirei la ricchezza di questo “Impressions”, debut che giunge dopo due ep (attualmente scaricabili sul loro sito bandcamp). Dopo l’intro d’atmosfera “Il Palcoscenico della Mente”, “Blade’s Kiss” è una epopea gotica a tre voci e due lingue (inglese e italiano), che attraversa principalmente territori operistici, ma ha anche qualche passaggio dark wave e qualche spunto extreme metal. “The Battle” supera addirittura i tredici minuti: un lento crescendo che mi ha fatto pensare ai Dark Sanctuary sfocia prima in una sorta di danza dai toni fiabeschi, poi in un trionfo operistico (in cui costituiscono eccellente contrappunto le voci in growl), e infine in una parte più metal su cui si staglia un ritornello da brividi. “Il Lamento della Ninfa”, cantata interamente in italiano, è gotico puro, con una interpretazione struggente di Evelyn Moon e ancora una volta ottime linee vocali, che in questo caso si incrociano e sovrappongono. “Lost Soul”, il singolo, è il pezzo più veloce e anche quello che inclina maggiormente verso territori estremi: il brevissimo refrain è martellante. Arriviamo così ai nove minuti di “To be or… to be”, guidata essenzialmente da pianoforte, che contiene anche dei passaggi vicinissimi al jazz; e ai dieci di “Monsters”, summa delle capacità teatrali della band. Alla solita lamentela per cui dischi come questo non sarebbero metal, né sarebbero capaci di emozionare il pubblico dei metallari, rispondo personalmente: il mio gruppo preferito sono i Virgin Steele, ma “Impressions” gira allegramente da qualche giorno nel mio stereo. Chiamatelo symphonic metal, art metal, neogothic metal, come volete voi… resta il fatto che qui c’è ottima musica!
(René Urkus) Voto: 8/10