(Underground Symphony) I varesini Aexylium, che sono addirittura in otto (come segnalano orgogliosamente nella loro biografia), pubblicano il loro debut per la sempre meritoria Undeground Symphony: power/folk metal nella tradizione del nostro paese, per undici brani pieni di brio e di verve. Dopo una intro di insolita lunghezza, “Prelude to a Journey”, che dunque possiamo considerare a tutti gli effetti un brano strumentale di apertura, “Black Flag” dispiega sonorità allegre e folk-oriented che mi hanno ricordato (con piacere) i primi Elvenking… anche perché il timbro di Steven Merani non è lontano da quello di Damnagoras. “Into the Jaws of Fenrir”, dedicata naturalmente al lupo della mitologia nordica, si sposta verso il pagan per la presenza di un efficace controcanto in growling, anche se la matrice del sound resta in qualche modo ‘giocosa’ e positiva. Sostenuta “My favourite Nightmare”, che esalta in più occasioni il violino di Federico Bonoldi, mentre “Tales from Nowhere” rallenta il ritmo puntando su un refrain cantabile. L’immancabile (e godibile) brano festaiolo risponde al nome di “Revive the Village”; abbiamo poi la trionfale “Judas’ Revenge” e la conclusiva “Radagast”, che si sposta addirittura sui territori allegri e scanzonati dei Finntroll. Certamente un disco che si colloca in un genere ben definito, ma riuscito e coinvolgente.
(René Urkus) Voto: 7,5/10