(Selfmadegod Records) È incredibilmente difficile stare dietro alle pubblicazioni degli Agathocles. I fiamminghi infatti pubblicano l’ennesimo split, dell’anno e in carriera, e questa volta con i polacchi Psychoneurosis. Questi ultimi nacquero una manciata di anni dopo i maestri belgi, ma arrivati nel nuovo millennio si sono eclissati. Infatti è dall’anno 2000 che la band non pubblica qualcosa. Diciotto anni dopo ecco sette pezzi realizzati nel 2017, finiti dunque in questo split pubblicato in solo 500 CD, ma già annunciato in una futura versione in vinile. Il grind dei Pyschoneurosis è mostruoso: distorsioni pastose, ritmi esacerbati, a dir poco veloci, voce appena al di sotto del growl, dunque ancora abbastanza chiara da potere permettere di avvertire il senso delle parole. Senza contare anche uno scream aggiuntivo che offre del dinamismo al comparto vocale. Sette pezzi molto brevi, ma dannatamente intensi, estremi. Attraverso una violenza esercitata con millimetrica precisione, i tre si dimostrano davvero bravi. Per gli Agathocles è sempre il solito discorso: che sia brutal, che sia grindcore, che sia cosa sia, ogni cosa che realizzano è sistematicamente portata alle estreme conseguenze. Anche i pochi riff hardcore sembrano un’esasperazione, oltre a una martellata sulla testa dell’ascoltatore. Tuttavia di queste cinque furie, tirate fuori da un cassetto e datate dunque 2005 e 2017, si resta compiaciuti di quella precisione che i tre fiamminghi riescono a infondere in ogni esecuzione.
(Alberto Vitale) voto: 8/10