(My Kingdom Music) Secondo album e di grande maturità per i lombardi Agony Face, autori di un death metal tecnico e progressive. Accelerazioni e rallentamenti, sospensioni e tutto regolato attraverso un costrutto e tecnica di buona fattura. Melodie che spesso si presentano nei pezzi ed elevano la fruibilità delle composizioni. Il songwriting si esprime appunto attraverso una tecnica che è continua ed anche le idee (per esempio soluzioni acustiche e risvolti quasi jazzati) che vengono elaborate e macinate in grande quantità. Sono però proprio i diversi tagli melodici a rendere i pezzi maggiormente assimilabili e a non farli essere soltanto uno sbalorditivo esercizio di tecnica. Tuttavia gli Agony Face sono allocabili nel technical death metal, un filone musicale che richiede comunque una maggiore attenzione per l’ascoltatore. Solide le ritmiche, riescono a dare l’idea della forza nella giungla dei ritmi spezzati e variegati. Anche il basso riesce a ritagliarsi un ruolo da comprimario. La voce tiene sempre lo stesso passo, in uno screaming arso e con poche variazioni, anche se non vengono meno inserti in growl. L’insieme è di buon livello: millimetrico e preciso, anche nella produzione che ha levigato i suoni (forse troppo) rendendoli un po’ asciutti e notevolmente puliti. “CLX Stormy Quibblings” è un album interessante, direi anche notevole se considerato che è il secondo per la band. Gli Agony Face si prenderanno un posto importante nella scena nazionale.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10