(Red Sound Records) Negazione della voce. Semplice, rigorosa e pura espressione musicale. Espressione decadente. Oscura. Esagerata sorgente di atmosfere cupe, angoscianti. Violenza sonora in puro stile post-metal, drone, che a tratti accarezza il black metal. Un continuo equilibrio tra sofferenza e rinascita. Sono un trio Italiano, di Padova. Stile in linea con Isis, Make e Crown in questo debutto spietato, un full length masterizzato dal guru del genere James Plotkin. Un full length che invita all’abbandono totale. Mai troppo atmosferico, mai troppo elettronico, si erige su una micidiale piattaforma stoner, offrendo una granitica esperienza sonora che molto spesso fa pensare a certe composizioni di Burzum. Innovativa questa proposta post-metal. Davvero innovativa. Mi risulta impossibile smettere di ascoltare questo album, nella costante ricerca della chiave di ascolto, ricerca vana in quanto le chiavi risultano esser molteplici, differenziate. Assolutamente geniale. Inquietante “No Longer Gage” con i suoi mefitici passaggi black metal. Pesantissima “Left Frontal Lobe”, con i suoi riff sporchi mescolati a quegli arpeggi deviati. Riff monolitici su “Dr. John Martyn Harlow” e pura angoscia che sfocia nel doom su “Pulse 60, and Regular”. Nebbia impenetrabile, terribili presagi sulla lentissima “Ptosis”, dove ogni singolo suono viene imprigionato in una prigione fatta di demenza, pazzia, depressione. Apoteosi della genialità compositiva sulla conclusiva “Lone Mountain”, dove non manca nulla: black, drone, doom, stoner, sludge, elettronica. Il tutto sapientemente fuso in una unica esaltazione del post-metal, post-sludge, post tutto, post anche di se stesso, in una costante ridefinizione dei concetti espressi. Suoni che vanno oltre. Più avanti. Granitico pezzo da otto minuti e mezzo che conclude in maniera tetra questo percorso musicale. Una passeggiata mortale nei meandri della psiche, dell’assurdità della mente umana. Concetti tradotti con suprema genialità da questi ragazzi. E stiamo parlando solamente del debutto.
(Luca Zakk) Voto: 8/10