(Subsound Records) La Subsound Records mette in commercio questo debut album dei genovesi Ainu, al quale hanno lavorato registrando tutto in presa diretta e offrendo la post-produzione a Strefano Morabito del 16th Cellar Studio di Roma. Tra l’altro hanno dato qualche contributo Boggio Nettero di Carcharodon alla lap steel, Bucci Francesco di Ottone Pesante e Lili Refrain. “Ainu” è vortice mastodontico con fasi quiete e non nelle quali un volume sonoro di tipo post metal/post doom si sviluppa creando scenari impensabili. Una sorta di narrazione che avviene solo ed esclusivamente attraverso la musica. La voce viene relegata a qualche sampler e alla estemporanee vocalità di Lili Refrain in “Call Of The Sea”. La band aveva fatto circolare il singolo “Khrono”, proprio con Francesco Bucci e Giorgio Nattero, esempio di poderosa ma scorrevole possanza musicale nella quale arabeschi, riff, granito distorto si amalgamano in questo ribollire dalle diverse intensità. Il suonare degli Ainu è in fin dei conti dolce, le melodie infatti sono un flusso in divenire intervallato da grandi pause generali che diventano di fatto variazioni sui temi portanti. La già citata “Call Of The Sea” vede Lili Refrain come sirena suprema che cesella questo collage sonoro tra momenti, suoni, sensazioni e scenari. A loro modo cinemtografici gli Ainu e al contempo eleganti in questo suonare evolutivo, imprevedibile.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10