(Goathorned Production) Come i connazionali e sicuri padri putativi Celtic Frost, gli Aion si autoproclamano araldi dell’occulto, portatori di presagi oscuri, testimoni di un mondo fatto di ombre e dolore. Cinque tracce (la prima è un’intro strumentale) che fanno da contraltare a tutto ciò che di positivo e colorato può esserci nella vita di ognuno di noi. Tempi lenti, pesante presenza del basso e delle percussioni. Chitarre distorte, a scandire nenie di morte e desolazione. Il cantato è inumano, adatto quindi a descrivere il mondo dove tutti andremo quando non ci sarà più speranza nel mondo. Perché nell’oscurità non ci sono colori. Neri.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10