(Karisma Records) Dopo la release dell’ultimo album (recensione qui), la norvegese Karisma Records ha deciso di dare nuova vita ai precedenti lavori della prog band connazionale, tutti album usciti nel tempo sempre per la stessa label. Ovviamente non si tratta di una semplice ristampa: siamo davanti ad un ottimo remaster, meticolosamente curato da Jacob Holm-Lupo (White Willow, The Opium Cartel), il quale regala a questo disco del 2011 un nuovo sapore, una nuova energia, una nuova magia. Certo gli Airbag hanno sempre pagato un pesante tributo a Pink Floyd ed Anathema, ma è un piacere risentire questo loro secondo album oggi, a quasi un decennio dalla release originale, un album che improvvisamente sembra tutto ad un tratto suonare più attuale, più legato al nostro tempo, al nostro momento… quasi come se nel 2011 fosse stato in qualche modo in anticipo sul suo tempo. C’è molta oscurità, molta atmosfera, anche se la melodia è sempre brillante, travolgente, coinvolgente. Irresistibile la title track, introspettiva e malinconica “White Walls”, un brano coronato da un assolo favoloso. Linee vocali superlative su “The Bridge”, armonie delicatamente atmosferiche, anche se esaltate da una chitarra molto rock su “Never Coming Home”. Provocante “Light Them All Up”, una introduzione electro-folk alla conclusiva e lunghissima “Homesick”, un viaggio in una dimensione sonora, deliziosamente progressiva, ricca di ritmi suggestivi, assoli infinitamente progressivi, atmosfere cosmiche… un brano che innalza in modo magnifico la resa di un disco già favoloso. Gli Airbag non sono certamente famosi, sicuramente non come le due band sopra citate. Ma è innegabile che l’ascolto dei loro dischi accompagna verso un piacevolissimo stato di trance, un piacere intimo che questa riproposta su sensuale vinile altro non fa che alimentare.

(Luca Zakk) Voto: 9/10