(Autoproduzione) Esordio con un full length per gli Aktaion. Scelta legittima vista la quantità di cose da suonare e comunicare al mondo. La band proviene dalla Svezia e rappresenta una forma ben articolata del melodic metal di quella latitudine ai giorni nostri. Elementi metalcore, melodic, djent, thrash-groove e prog che si intrecciano in questo sound d’assalto, molto ritmato anche nel riffing, saltellante e cadenzato a più riprese. La seconda parte di “Throne” poggia su tre composizioni che arrivano quasi a otto e oltre i nove, mentre le altre stazionano sui cinque. Tre canzoni che plasmano la forma sonora, facendola passare tra comparti e strutture, cadenze, breakdown, riffing poderoso e spunti melodici. Di buona fattura gli assoli, il cantato poi passa da spunti melodici a toni harsh o rochi. Insomma, gli Aktaion presentano una gamma sonora ampia: essa va dall’essere immediata fino al risultare spinta e un po’ complessa in alcune andature. Pregevoli anche alcune melodie imperniate su polifonie che sanno molto di heavy. Suono moderno, sicuramente di marca svedese e tant’è vero che dei passaggi hanno ricordato altri svedesi illustri e non strettamente quelli della scena melodic metal e metalcore, come gli Opeth ad esempio.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10