(Listenable Records) Continua la storia dei tedeschi Albez Duz, progetto goth-doom nato come one man band e poi man mano cresciuto fino all’attuale completa line up composta da quattro elementi (due album fa erano un duo… recensione qui). Rispetto ai primi lavori, ed in particolare al citat “The Coming of Mictlan”, si è un po’ perso quel senso gotico che si mescolava più marcatamente e con delizia al doom, quest’ultimo ormai diventato componente assolutamente dominante. A livello di testi vengono abbandonate le tematiche ispirate alla mitologia azteca passando a qualcosa di più oscuro, ovvero la visione dell’umanità attraverso uno specchio occulto, una tematica che gode di minore misticismo tanto da giustificare questo approccio decisamente meno gotico e più heavy metal, il quale comunque non riesce ad offrire il dovuto spazio alla voce di Alfonso Brito, notoriamente capace di rievocare impostazioni a-là Peter Steele. Aggressiva “Rites Of Hidden Souls”, brano con ottimi assoli ed un refreain estremamente ed assolutamente di impostazione doom. Tracce settantiane nel doom della lunghissima “Wandering Soul”, metallo drammatico e ricco di atmosfera con “Participation Mystique Totalitaire”, divagazioni psycho-progressive sempre in contesto vintage con “When The Bird Fledges” e “Emperor is Blind”. Oscura, estrema e infinitamente potente la bonus track presente sulla versione CD, “Only Lies”, la quale richiama alla direzione stilistica del passato. Rimangono indubbiamente e chiaramente gli Albez Duz: il loro sound e la loro personalità sono sicuramente percepibili, ma questo nuovo lavoro, per quanto curato e ricco di dettagli, rischia di finire nel vasto mucchio delle produzioni doom, perdendo quei dettagli personali ed originali che erano presenti in precedenza e che caratterizzavano gli Albez Duz.
(Luca Zakk) Voto: 7/10