(Inverse Records) Secondo album per i doomster finlandesi (nota: la label parla di debutto dopo un EP, ma entrambi i lavori contengono quattro tracce e sono di simile durata….). Si sono formati nel 2010, e sono fedelissimi a sonorità grezze, opache, in perfetto stile stoner. Questi trentotto minuti infatti, sono un monumento ai toni bassi, ai riff pesanti ed oscuri, ad un feeling tetro ma sempre intensificato dalle melodie degli assoli che comunque tendono ad una direzione decadente, fumosa, marcatamente acida. Opprimente “The Forest Prevail”, quasi dissonante, caratterizzata da una parte melodica graffiante e ossessiva. “Sanctification” è pesante, crudele, perfettamente stoner, mentre più ritmata e scorrevole “Blue Mist” che conduce verso la lunghissima (oltre 14 minuti) conclusiva “Uphold The Light Part I”, ricca di influenze metal, sempre caratterizzata da una jam session della chitarra solista che ne determina l’andamento e l’evoluzione sopra a ritmiche monolitiche e spietate. Un lavoro non certo innovativo ma ricco di devastante impatto, una marcata componente psichedelica capace di deviare i pensieri della mente. Un album registrato senza ritocchi, in presa diretta, che riprodotto completamente dal vivo può solo diffondere in maniera irreversibile tutto il marcio e la decadenza che contiene.
(Luca Zakk) Voto: 6,5/10