(Dark Essence Records) Più che un album questo “Vår tid är nu” è un party. Una festa bella tosta, con musica a tutto volume che spazia attraverso generi ed epoche, prendendo pezzi di black metal, di heavy metal, di rap rock, di punk… e di tutto quello che passa per la testa a questo quintetto che celebra i primi dieci anni di attività. Al party partecipano alcuni invitati internazionali, tra questi -dalla Norvegia- Doedsadmiral dei Nordjevel e Nattefrost dei Carpathian Forest, poi l’irriverente Spellgoth dei finlandesi Horna e infine Nattfursth dei connazionali Sorhin. Dopo un giustamente inquietante intro, si rivela incalzante e subdola “9:e cirkeln”, con la sua radice black metal, ma anche con quelle pazzie che rappresentano la tipica firma della band. Molto pulsante, melodica e con qualche sorpresa “Eremiten” (feat. Doedsadmiral), perversa e originale “Elden har vaknat”, decisamente pazzoide e assolutamente identificabile con la band “Alfa omega”… e tanta pazzia non può non essere alimentata dall’ospite Nattefrost. E questo rock apocalittico? Secondo me sta tutto nella bellissima “Wolfman”, mentre il black metal emerge forse per merito di Spellgoth con “När allt faller-Kaiken Kaatuessa”. Intensa “213”, travolgente e trascinante la title track con Nattfursth. Cosa vi aspettate da una band che non è mai stata veramente inclusa nell’ambito del metal, una band che ha sempre definito il suo stile come ‘rock apocalittico’, che quasi in preda ad una rinascita adolescenziale intitola questo suo quinto album ‘il nostro momento è adesso’… per poi dichiarare che in verità quel momento è l’inizio della fine? Potete aspettarvi di tutto… e ‘tutto’ è esattamente quello che vi viene sputato in faccia in questi quaranta minuti di dissoluta, instabile e diabolicamente assurda follia!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10