(autoproduzione) Un sound di una pesantezza inaudita, nel quale le chitarre sono al collasso e con frequenze pari a quelle del volo di una zanzara. I ritmi robusti i synth che gonfiano e saturano l’aria, il vocione roco e gutturale di Loïc. Il nuovo lavoro dei parigini è cupo, martellante, frutto di una collisione tra hardcore, thrash e groove metal e la conseguente deriva da questo impatto. Non facile da assimilare, non difficile da comprendere “Umwelt”. All My Memories rappresenta un’attitudine urbana consumata, come se la band fosse il prodotto rigettato di una società satura e complessa. Il senso di saturazione, di esasperazione del tutto è vivo in questi pezzi che appaiano come dei monoblocchi, ma esili e vispe melodie emergono da “Umwelt”. Responsabili sono le chitarre di Nicolas e Clément, il secondo suona con una sola mano, che definiscono e tracciano i percorsi da seguire. Quando gli AMM lasciano qualche spazio ai synth o calano la pressione, ecco che qualcosa di inaspettao succede, come in “Unleash”. L’abbandonare i breakdown, ritmi e andature da caterpillar rende la musica meno prevedibile, nonostante l’impatto resti costantemente imponente per tutto l’album.
Sito della band, video della title track di seguito.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10