(Shadow Kingdom ) Secondo EP in carriera, il quale fa seguito al secondo album (uscito ormai ben 4 anni fa!), per i doomster Altar Of Oblivion… che celebrano così il primo anno di attività dopo il primo decennio! Tre brani ed un intermezzo, tre contenitori di riff irresistibili, dominati da un singing chiaro, coinvolgente, decisamente heavy metal. Un doom epico, un doom pieno di emozione ma sempre tagliente e ricco di melodia pensata con intelligenza, curata con mania. Un’atmosfera tra l’etnico ed il tribale presenta la opener “State of Decay”, la quale esplode poi con un riff pesantissimo, un tappeto di impulsi perfetto per l’abile vocalist che domina le parti pesanti ma anche gli arpeggi e le divagazioni più atmosferiche o riflessive. La title track è estremamente elettrica fin dal primo istante: un mid tempo lineare che permette assoli invitanti, parentesi prog … il tutto per un’aura eccentrica, marcatamente trionfale. “Lost” in chiusura rispolvera il doom classico, sonorità vintage che materializzano melodie decadenti, introverse e riflessive. Un ottimo doom. Molto ben suonato. Sicuramente non originale, ma i richiami ad archetipi Candlemass o Black Sabbath sono comunque ben sviluppati, non frettolosamente nascosti, anzi, risultano lucidamente ben esaltati, opportunamente celebrati. Un EP che pone buone basi per il prossimo album, sperando anche in un aumento della frequenza delle release da parte della band danese.
(Luca Zakk) Voto: 7/10