(Everlasting Spew Records) L’evoluzione avuta dal death metal negli ultimi anni ha portato il genere ad alcune derive che poco o nulla hanno a che vedere con il death stesso. Il tasso tecnico si è fatto esasperato, tanto che a volte ci troviamo davanti a canzoni che altro non sono che un’accozzaglia di sweep e blast beats, mentre l’oscurità, l’alone marcio e mortifero insito in questo tipo di musica occupa un ruolo marginale… ma per fortuna esistono formazioni come gli Altars, terzetto australiano, in grado di riportare quel malsano sentore di morte senza per questo risultare datati! Lo stile ricorda un po’ quello di acts come Ulcerate Gorguts, ma con un mood ancor più oscuro, passando dalle bordate di “Perverse Entity” a momenti più riflessivi di “Black Light Upon Us”. “Opening The Passage” è un piccolo capolavoro di brutalità, psichedelica e richiami al black primordiale. Un album moderno e vario nella forma, ma dannatamente old style nella sua putrida essenza.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10