(NoEvDia / The Ajna Offensive) Una band coinvolgente in giro ormai da venti anni e ancora capace di mischiare più atteggiamenti musicali conferendovi però quel tipico sound proprio, immediatamente riconoscibile. Per quanto oscuro e duro, frenetico e teso, quello del combo di Grenoble è una miscellanea di intenti sonori che ubbidiscono al volere di questi musicisti che si fanno chiamare Aluk Todolo. Un nome preso da una regione indonesiana che vorrebbe dire ‘la voce degli antenati’. Anche dal vivo sono tali in questo suonare nervoso, irrequieto e tutto ciò ora è irregimentato in questi pezzi che partono in sordina oppure irruenti ma seguono di fatto un percorso ben definito. Suoni vibranti, cavernosi e spietati i quali sommano psichedelia, black metal e noise. A ciò anche una cultura esoterica, misterica, divinatoria. Il logo della band è infatti ricavato dall’alfabeto enochiano. Quinto album per il trio, composto da chitarra, basso e batteria, che concentra sei composizioni rigorosamente strumentali. Chitarre lancinanti e il basso che diventa un dorsale invasata sulla quale il resto sviluppa feedback, fragori, scariche elettriche e sospinte da questa batteria che avanza infaticabile e dai regimi modulati. Sei pezzi misteriosi, fatti con una geometria sonora arbitraria quanto ignota. Sei pezzi intitolati attraverso più combinazioni di due simboli, un pallino e un punto, che portano alla luce, alla ‘Lux’, un nuovo album di Aluk Todolo dopo ben otto anni.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10
“LUX”:
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