(Autoproduzione) Gli Amore sono dei disinvolti hard rockers italiani, si definiscono infatti “gli italiani del rock ‘n roll”. Anzi, permettetemi questa concessione, cioè di riportare l’incipit del comunicato stampa che annunciava l’album: “Una band ironica, pezzi che funzionano, melodie accattivanti, grandi,grandissime chitarre, canzoni che rimangono e colpiscono subito, finalmente qualcuno che riesce a giocare con tutti gli stereotipi possibili del Rock avvalendosi del fatto di essere Italiani!“. Ve lo assicuro, questo è un pezzo eccellente, la migliore recensione che questa band potesse avere, scritta da se stessa e onesta nella sostanza. Gli Amore usano appunto la nostra lingua per il cantato. Si è soliti dire che questa è una “scelta coraggiosa”: cantare in italiano potrebbe essere penalizzante, se vuoi esportarti oltre confine e di sicuro il nostro idioma non ha la diffusione dell’inglese, ma quanto il coraggio è qualcosa che si lega ad una simile decisione, in fin dei conti legittima? Quante band cantano in inglese e hanno cantanti che lo pronunciano davvero male, per non parlare di gente che scrive testi sgrammaticati e privi di senso e questo lo potrebbe assicurare gente che l’inglese lo parla e bene. Inoltre, quante band non inglesi cantano con quella lingua e vendono 300 copie in tutto il mondo? La sostanza delle cose è la musica, innanzitutto, al massimo il coraggio al giorno d’oggi sta nell’imbastire una band ed investirci dentro tempo e danaro. Il coraggio è doverlo fare appunto in Italia. Prima di “Amore” la band ha diffuso alcuni videoclip i quali hanno avuto tante visualizzazioni, segno che la band sta cementando un suo seguito. Amore significa hard rock puro e non vengono meno risvolti street rock. Stereotipata è l’immagine più che la musica e infatti i testi al centro hanno sempre il sesso o comunque l’amore che anche lo include. Testi semplici, facili, immediati, ma non per questo banali, anzi la canzone “Lei E’ la Star” ne ha di versi che fotografano realtà a volte inquietanti come quelle delle modelle (“lei è la star, non ha bisogno di dormire, lei è la star non ha bisogno di mangiare”). Testi diretti, in rima, appunto come vuol essere il principio del rock ‘n roll che spesso lavora su tematiche tra un lui e una lei. La musica degli Amore è comunque fresca, avvincente. E’ un hard rock di taglio classico, ha qualcosa di già sentito tante volte, in alcuni passaggi, eppure certi riff scorrono con piacere e quasi mai si arriva a pensare o a fare caso che siano cose già sentite. Quando ho ascoltato “Sentieri Tra i Pini” e quel tono da ballad ho pensato ai migliori Guns ‘N Roses e a Bon Jovi, un brano appunto che potrebbe ben funzionare con quegli artisti, ma sono gli italiani Amore a proporre un modello non nuovo ma dal buon effetto. Non mancano situazioni un pochino più incalzanti e ruvide, come le due conclusive dell’album ovvero “L’Uomo Col Microfono in Mano” e “Ascoltami O Signora”, due canzoni leggermente più heavy della media generale. Peppe The Singerman si esibisce al microfono con allegria e una buona carica, lui è un elemento che in effetti valorizza, appunto con l’ironia e l’interpretazione, le parole alle quali da fiato. Poco più di quaranta minuti spensierati, con l’argento vivo, la voglia di canticchiare le rime e battere il tempo di questa musica degnamente hard rock. “Anore” ti scorre addosso, lo senti con semplice trasporto, ti distrae e ti fa sorridere. Forse un giorno o al prssimo album questa band proporrà qualcosa di ulteriormente maturo ma fino ad allora badate solo ad una cosa, cioè che nella vita ci vuole Amore.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10