(Iron Bonehead Productions) Split da parte della Iron Bonehead Productions, che ci presenta due emergenti realtà in ambito black metal. Trentasei minuti di musica estrema divisi equamente tra due formazioni che hanno in comune il fatto di avere un album alle spalle e di avere formazioni costituite da membri provenienti da svariate parti del mondo. Tocca agli Ancient Moon ad aprire le danze, giocandosi il tempo a disposizione proponendo un solo lunghissimo brano intitolato “Hekas Hekas Este Bebeloi!”. Lo stile richiama un po’ ai Batushka per via dell’alternanza tra screaming estremo e parti corali liturgiche. Il brano è aperto da una intro piuttosto inutile e prosegue per circa sette minuti con un riff veloce e costituito da un paio di note, a dire il vero alquanto noioso e fastidioso. Una sezione rallentata alza un po’ le quotazioni di un pezzo certamente non memorabile. Va decisamente meglio con i Prosternatur. Il suono di un organo introduce “Ana Harrani Sa Alaktasa La Tarat”, che procede con ritmiche serrate ed un riffing sicuramente più fantasioso. La produzione è piena e potente, le vocals feroci, risollevando il platter dall’apatia creata dagli Ancient Moon. “Zi Dingir Isatum Kanpa!” è cadenzata, epica e solenne, ottima per stemperare un po’ la brutale aggressione delle songs precedenti. “Usella Mituti” è semplicemente il miglior pezzo di questo split, tra blast beats, tremolo picking ed un’atmosfera minacciosa ed oscura che aleggia sinistra. Il divario tra le due formazioni è a mio avviso abissale. Un lavoro che merita la sufficienza, facendo una media tra il 5 assegnato agli Ancient Moon ed il 7 ai Prosternatur.
(Matteo Piotto) Voto: 6/10