(Crusader Records) Sono freschi di formazione e al debutto gli internazionali Ancient Settlers, progetto con epicentro in Spagna, ma origini Venezuelane (ci sono tre membri degli ottimi Haboryn) ed un vocalist Finlandese, ovvero Antony Hämäläinen (Meridian Dawn, ex Nightrage, ex Armageddon). Debuttanti, ma subito in grado di avere le spinte giuste, visto che in regia troviamo Fredrik Nordström, la firma della copertina è quella di Gustavo Sazes e la Draconicon Films produrrà per la band un film sci-fi animato in due parti. Territorio musicale? Death metal molto melodico, ricco di tastiere… ma tutt’altro che atmosferico con tendenze soft o delicatamente malinconico, visto che il singing di Hämäläinen è sempre rabbioso, più legato ad un death vecchia scuola, con una impostazione confinante con thrash, nu e groove metal. Subito aggressiva e travolgente “Into the Depths I Ride”, un brano che sintetizza perfettamente lo stile degli Ancient Settlers, con quei cambi, quelle tastiere, quei riff, quel singing arrabbiato su melodie pungenti e sognanti. Variegata e suggestiva la title track, coinvolgente, ricercata e tecnica “Cerements”, un pezzo molto ben riuscito con un ottimo assolo. Ottimo l’accostamento tra linee vocali dirette e melodie ricercate su pezzi quali “Jotnar Magick” e “The Black Rainbow”, particolarmente tirata e con un bellissimo twist inaspettato la conclusiva “Peregrination”. Strumenti e suoni cinicamente precisi: drumming poderoso, melodie di tastiera e chitarre immense, ritmiche feroci ed un dinamismo travolgente. Tanta elettronica, ma al servizio di un’atmosfera più avvolgente, per dare più corpo a dieci brani graffianti concepiti per una dimensione sonora avvolgente ed un headbanging senza sosta.

(Luca Zakk) Voto: 8/10