(Season Of Mist) Diciotto anni fa l’ultimo album degli …and Oceans, nonostante in questo intervallo di tempo non c’è stato un totale silenzio. La band infatti si è anche inventata un progetto parallelo detto Havoc Unit. I finlandesi hanno perseguito nell’incostanza che li ha spesso contraddistinti. Loro, alfieri del black metal sinfonico, mai troppo avanti nella forma perché legati a un sound aspro, rude, tinteggiato da evocazioni regolate da synth freddi quanto le chitarre che li fronteggiano. “Cosmic World Mother” è tale, ancora oggi la band suona come se fosse alla fine degli anni ’90. Brani sparati a mille, chitarre che fremono di riff epici, oscuri. Pattern ritmici tempestosi e tastiere voluminose. La band è praticamente quasi tutta rinnovata, come spesso è accaduto nell’arco della sua storia. Alla voce arriva Mathias Lillmåns dei Finntroll che si cala con lo spirito giusto, in queste tempeste che sono i pezzi. …and Oceans esprime quanto di più confortante possa esserci per un appassionato di tali sonorità. In quasi quarantotto minuti di durata e per ogni canzone, l’ascoltatore saprà sempre dove andrà a finire il tutto. Saprà sempre, poste le prime battute d’apertura, quanto e come i pezzi andranno avanti, secondo le scelte canoniche della band.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10