(Iron Shield Records) Seguo gli Angel Martyr di Tiziano Sbaragli dagli inizi, e cioè dai primi due demo (recensioni disponibili qui e qui); ho salutato con grande apprezzamento il debut e, ora che la band ha risolto i propri problemi di organico, con l’ingresso in formazione del nuovo drummer Niccolò Vanni, mi godo “Nothing Louder Than Silence”. Disco forse un minimo inferiore al predecessore, per una generale omogeneità della proposta sonora, ma sempre ottimo! “The Legion of the Black Angels” presenta, come nel precedente disco, un riffing istintivo e chilometrico, sul quale la voce di Tiziano, così alta e caratteristica, si incastra alla perfezione; il brano è in sé una veloce fuga heavy/epic che incrocia gli stili di Etrusgrave e Manilla Road. Un grande lavoro di batteria da parte di Niccolò rende incalzante e sublime “Forgotten Metal”, con il ritornello melodico a efficace contrasto con le altre, cupe trame. Le chitarre si inseguono per minuti nella maligna “Climbing the Walls of the Abyss”, già ascoltata sui demo; ossessiva e relativamente più lineare del resto “Reckless Master”, di scuola Angel Witch, mentre la titletrack ha un ritornello che resta subito in mente. Dodici minuti per la conclusiva “My Name is Legion”, che può concedersi anche fasi acustiche e passaggi d’atmosfera. Heavy metal oscuro e opprimente, fedele alla tradizione, ottimamente interpretato.
(René Urkus) Voto: 7,5/10