(Avantgarde Music) Decisamente affascinante questo debutto dei genovesi Angela Martyr, formazione nata dalle ceneri di Vanessa Van Basten, band acclamata dagli appassionati di sonorità dark e post rock., anche se è doveroso dire che la genialità del mastermind Morgan Bellini travalica ogni confine, sfuggendo alle ghettizzazioni di genere. L’ultima fatica dei Vanessa Van Basten, intitolata “Disintegration” era un EP che rivisitava secondo lo stile della band ligure alcuni brani dei Cure; ed è proprio dal sound della band capitanata da Robert Smith che partono gli Angela Martyr, fondendolo con il post rock, pesanti partiture doom ed echi grunge, il tutto fuso con la shoegaze. Un mix affascinante ed avvolgente, con parti sognanti violentate da potenti scariche elettriche, vocals eteree, stranianti e sofferte allo stesso tempo. “Deviant” sembra uscita dalla penna dei primissimi Katatonia, ma con la particolare voce stralunata di Morgan che conduce l’ascoltatore in una dimensione onirica e psichedelica, inquietante e rassicurante allo stesso tempo. “Negative Youth” ricorda gli Alice In Chains più criptici, sia nell’impostazione vocale che nel riffing di chitarra, mentre il drumming è alternativamente sincopato ed ossessivamente ripetitivo. “Carlsleeper” è sabbathiana fino al midollo, un brano che sprigiona una malinconia angosciante, opprimente, quasi insopportabile. Un album fantastico, una oscura gemma nel panorama alternativo italiano.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10