(Dreamcell11/Aural Music Group) Disperazione e rabbia interiori che, rinchiusi in una prigione infernale, cercano di urlare emozioni assordanti. Vagito ucciso dalla sordità dell’oblio, che si trasforma in disperata malinconia. Malinconia elevata allo stato di arte da questo trio Francese. Un album composto da precedenti creazioni ed un inedito, che si elevano allo stato di release ufficiale, dando un nome ad una realizzazione di ottima qualità, che presenta tutti i sintomi di una creatività intelligente, matura ed estremamente efficace. Il genere è il gothic-doom stile di Draconian, My Dying Bride, primi Theatre of Tragedy. E’ naturale che i giovani francesi paghino un po’ il tributo a questi nomi famosi, ma lo fanno con una vena innovativa personale, valida, dove il fattore emozionale è estremamente evidenziato, ed il coinvolgimento dell’ascoltatore è totale, completo. Tre quarti d’ora di pesantezza malinconica: “Dans Les Vallées Eternelles”, pezzo di apertura, è lento,melodico, triste, decadente, ed offre immediatamente un’anteprima della proposta degli Angellore. Ulteriore rallentamento nel ritmo su “Tears Of Snow”, dove i sentimenti oscuri degli artisti sono espressi dal growling violentemente dolce, costruito su una melodia estremamente struggente e delicata. “I Am the Agony” è un pezzo bellissimo, dove il ruggito del cantante duetta con una voce femminile incantevole, sensuale, dolce, mai pateticamente infantile, la quale nulla ha da invidiare alle varie vocalists di acts come Sirenia o Theatre of Tragedy. Il bilanciamento tra le due voci è sapientemente gestito, generando quasi sette minuti di alternanza tra rabbia interiore e sensualità celestiale. “…Where Roses Never Die” è un altro esempio di come questi Angellore siano in grado di trasmettere emozioni dirette, il cui dramma è arricchito da tastiere molto ben arrangiate ed un suono della chitarra pesante, graffiante, avvolgente. Complesso il finale con “Shades Of Sorrow”, la quale vanta una struttura variabile, con alternanza di sonorità prettamente metal, intermezzi melodici molto caldi e passionali. Un album ottimo, perfetto manifesto ad una nuova opera inedita, un nuovo album dove la fantasia e la creatività di questa band potranno finalmente mettersi in mostra come meritano.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10