(Pride & Joy Music) Incorniciato da una copertina veramente punitiva, il secondo album di questo ‘Projekt’ (esatto, con il termine in tedesco) vede protagonista la cantante tedesca (ma di stanza in Bulgaria) Ani Lozanova, che aveva debuttato sulla scena metal nell’ormai lontanissimo 2011. “A Time Called Forever” contiene dodici brani di un power/gothic grintoso e, devo dire, mai banale. “Break My Chains” riprende bene la lezione del symphonic metal più energico, con la valkyria Ani a gestire il brano con piglio fermo; qualche suono mediorientale (sembra impossibile fare un disco gothic senza inserirceli!) e un riuscito gioco beauty and the beast (assieme al chitarrista Jens Faber) per la titletrack, seguita da un brano più teatrale e sognante come “Bleed”. Melodia ed energia in “The Letter”, la prima (power) ballad è “Back to You”, in cui Ani dà il meglio di sé su un ritornello larger than life. “Fly with me” contiene un apprezzabile duetto con Michael Thionville dei Voodoma; una spruzzata di extreme metal in “My Misery” (il growling è dello statunitense Eric Dow), quindi ha toni cinematografici la ballatona conclusiva “Walk Alone”. Un disco onesto, che indovina più di un refrain e di una melodia.

(René Urkus) Voto: 7,5/10