(Nuclear War Now! Productions) Sono passati venticinque anni dall’unico album e unica pubblicazione da parte dei canadesi Antichrist, che oggi si rifanno vivi con cinque pezzi che coabitano con gli altrettanti degli estoni Goatsmegma. Sono queste due entità votate al black-death metal ruvido, primordiale e cattivo. Gli Antichrist sono un toro che carica a testa bassa. Reminiscenze di Slayer, ovviamente Venom, ma anche Bestial Warlust e Autopsy. Cinque pezzi di distruzione e morte. Cinque pezzi di metal estremo privo di qualsiasi compromesso e con un songwriting ridotto all’essenziale ma ordinato nell’aspetto. “Nuclear Invocations” così come l’opener “Call for Armageddon”, rappresentano due punti chiave di questo ritorno dei nordamericani, nel quale il black e il death metal sembrano essere la stessa cosa, la stessa ispirazione e maledizione della band. Una intro e poi quattro estremismi al limite del rumore, per la formazione estone. Goatsmegma distorcono le chitarre in una maniera incredibile, il drumming è un movimento tellurico, il cantato è un semi-growl arso e i suoni risultano impastati. Dozzinali, approssimativi, totalmente estremi, gli estoni alle spalle hanno espresso un solo full length, unica pubblicazione anche per loro fino a prima di questo split, nel 2019. Se gli Antichrist risultano scarni, a confronto i Goatsmegma sono la polverizzazione del tutto! Gli Antichrist esprimono bene, anche in fatto di suoni, quanto sono capaci di fare. Gli estoni sono un’entità ancora più underground, più approssimativa nella resa, ma è un modo di esprimersi voluto e chi apprezza certe ‘brutalità’ in fatto di produzioni musicali ne resterà compiaciuto! Il tutto in formato digitale o vinile.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10