(Born of Chaos Records) A prescindere dal fatto che l’album si meriterebbe un voto alto fosse solo per la copertina disegnata a mano, gli Anticosm fanno quel genere di musica che alla fine difficilmente giudicherai in modo giusto se li conosci solo su cd. Anzi, a dirla tutta gruppi del genere non dovrebbero neanche incidere. Si sente fin da subito infatti che il loro habitat naturale è il palco. Lì nascono e lì muoiono, tutto il resto è puro sofismo per fighetteria. Lasciarsi travolgere dal loro Thrash ‘N’ Roll è un attimo, un piacere per gli amanti del suono diretto non ritoccato. Dieci tracce che riportano indietro nel tempo, dove i gruppi facevano 500 concerti e un album e non viceversa… A nulla valgono i discorsi sulla produzione: qui si tratta di genuinità, pura e semplice. La perizia sonora viene dopo, sempre ammesso che resti il tempo per pensarci tra una scaletta e l’altra. Il voto è sulla fiducia perché, ripeto, questi gruppi esistono on stage e basta. Arroganti.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10