(AFM Records) Lodato sia il dio del metal, per avere soffiato l’anelito di vita in questa vecchia formazione canadese, divenuta un’icona di un heavy-speed metal di ottima fattura. Robb Reiner è da sempre un batterista agile ed esperto, mentre Steve ‘Lips’ Kudlow è chitarrista e voce inconfondibile, sono l’anima degli Anvil, nella quale ha saputo trovare posto da poco più di un lustro il bassista Chris Robertson, inseritosi con facilità nella musica e nella tenuta live della band – come da esperienza diretta QUI -. Un trio potente e sempre allegro, una canzone un po’ mogia degli Anvil non è mai esistita! La loro musica è percorsa da adrenalina e una sana e onesta ironia, ben rintracciabile anche in sede live. “Chemtrails” rappresenta una canzone spedita al pari di una locomotiva lanciata che abbraccia concettualmente i Motörhead, segnata da un ritornello semplice, ma ossessivo ed esile nella melodia e con un meraviglioso assolo di chitarra da parte di Kudlow. “I’m Alive” si aggancia alla tradizione di stampo rock and roll infuso in maglie hard & heavy metal da parte degli Anvil, per quella che è una delle canzoni più travolgenti dell’album. Senza freni e senza rispetto, come una legnata immediatamente nei denti il riff veloce e ringhiante dell’opener e title track. Gradevole la sabbathiana “Plastic in Paradise”, tuttavia attenzione a quanto suonano in “Said and Done” che poco dista dal modus operandi dei Black Sabbath e vecchi Uriah Heep. Ad ogni modo al di là di influenze presunte o reali entrambe risultano accattivanti. Per quanto “Legal At Last” non porti nulla di nuovo in quello che sono gli Anvil, anzi ripropongono qualche soluzione a cui ci hanno abituati, i canadesi tuttavia offrono un potente e trascinante album che sarà musicalmente ottimo per i fan e piacevole per tutti gli altri. Chi scrive è tra i primi!
(Alberto Vitale) Voto: 8/10