(SPV/Steamhammer) Le ristampe SPV per gli Anvil passano anche per questo 2 in 1, composto da “Plugged in Permanent” (1996) e “Absolutely No Alternative” (1997). I due album in questione sono, forse, tra i meno fondamentali della discografia dei canadesi, ma se avete seguito le ristampe di “Speed of Sound”, abbinata a “Plenty Power”, e quelle fondamentali di “Strength of Steel”, di altre – a scanso di equivoci si rimarca il fatto che mai sono state fatte profonde considerazioni sulla necessità di fare queste riedizioni- e l’uscita del nuovo album “Juggernaut of Justice”, uscito lo scorso anno, allora non si possono escludere i due lavori in questione. Il primo è forse uno di quelli meglio suonati e prodotti dagli Anvil. Non è superiore ad un “Metal On Metal”, assolutamente no, ma ha una logica compositiva, un ordine e anche un indirizzo più vicino all’hard ‘n heavy, senza sconfessare totalmente il thrash metal. Queste caratteristiche rendono “Plugged in Permanent” non una punta di diamante degli Anvil, ma un aspetto diverso del loro lavoro. “Plugged in Permanent” arrivava dopo quattro anni dal precedente “Worth the Weight” ed era il primo per la Massacre Records, doveva dunque essere per forza di cose un passo diverso rispetto a quanto fatto in precedenza. “Absolutely No Alternative” indugia verso una direzione Motörhead, un metal più sul vecchio stile e spinto nelle velocità. Sinceramente fa tenerezza riascoltare oggi certi suoni, ma “Absolutely No Alternative” paga quel guardarsi dietro, alle radici del metal e penalizza così il marchio di fabbrica degli Anvil. Gente quella senza voglia di fare compromessi.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10