(Sentient Ruin Laboratories / Nuclear Winter Records) Ibrido tra death e doom metal con suoni fragorosi, gonfi di oscurità e un reverbero che lascia pensare a questa eruzione di suoni da un abisso profondo. L’album intitolato “Abyssgazer” del progetto milanese Aphotic pronuncia sonorità non nette, frequenze dense di oscurità e di un senso apocalittico, proprio come piace alla Sentient Ruin, però ò’aòbum in Europa esce con Nuclear Winter Records. L’etichetta è foriera di sonorità tra l’eccentricità, l’avanguardia, la sperimentazione e l’osare rompendo gli schemi. Dieci pezzi avvolti dall’oscurità e ancora di più da un senso di dannazione, attraverso parti death metal che poi si stemperano in passaggi tipicamente doom. Alcuni momenti fanno pensare ai vecchi Godflesh pur non avendo la musica di Aphotic quel senso di freddezza meccanica del duo inglese, semmai certe melodie tetre. Tuttavia certi passaggi hanno una serialità torturante e cinica che sfiora appunto il post-industrial. Sono comunque suoni torbidi, infetti, dannati e figli di un avant-garde ombroso.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10