(Autoproduzione) Gli esordienti April Weeps ci scrivono dalla Slovacchia e noi di MetalHead siamo ben felici di recensire il loro interessante debut di prog/death metal. Anzitutto una menzione speciale per il booklet: ogni brano è accompagnato da una evocativa illustrazione che è in qualche modo collegata alla musica o ai temi dei testi. A questo package eccellente corrisponde una produzione abbastanza buona, con le due voci dei cantanti N e Marta a risaltare efficacemente su tutto. Se l’iniziale “Sacrifical Rite” ha una struttura tutto sommato regolare, nel suo incedere collocato da qualche parte fra Opeth e Katatonia, “Dream-Master” mescola le carte e incupisce ancora l’approccio con qualche accenno gotico e qualche passaggio in velocità, tanto che nella successiva “Buried” c’è qualcosa dei primi Anathema. Dal tocco più raffinato “Forever falling”, maestà e rabbia nella più lunga “Shards”; incalzante e ben oltre i confini del death “Positive Energy”, mentre è elegantissima la chiusa strumentale, in larga parte pianistica, “Passed away”. Sul fronte testuale, invece, “In a Hurry” racconta con crudele vividezza un incidente automobilistico. Possono ancora crescere, gli April Weeps, ma la loro mistura di metallo potente e decadente al tempo stesso ha già tutte le carte in regola.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10