(Transcending Obscurity Rec.) Israeliani e da circa venti anni in attività con sei album pubblicati. Questa è la sommaria carta d’identità degli Arallu, band che mischia le sonorità black, thrash e death metal con melodie della propria terra e di quella mediorientale, implementando anche l’uso di qualche strumento tradizionale. Quest’ultimo aspetto è ciò che potenzia un’andatura melodica che a tratti è maestosa, come in “Possessed by the Sleep” oppure “The Universe Secrets (Six)”, tuttavia è l’intero “Six” a rimarcare la tradizione melodica della grande penisola arabica. L’aspetto esotico riesce a prendersi la scena, l’orecchio, rispetto alla costruzione black-death-thrash. Pezzi scorrevoli, molto ritmati, anche perché a volte il drumming, cioè Assaf Kassimov, cede a modalità percussive. Le fasi metal sono irruente, forti, spaccano l’ascoltatore, eppure la costruzione dei pezzi è talmente articolata che un taglio prog li attraversa. Le partiture melodiche si possono accostare a quelle dei sauditi Al-Namrood, ma gli Arallu in fatto di metal, espongono una radice ruvida, un impatto tellurico e un’energia di fondo notevole. Butchered, voce e chitarre, l’altra sei corde è Gal Pixel, in passato si è anche unito come bassista ai Melechesh dal vivo.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10