(Avantgarde Music) È difficile dimenticare un monicker suggestivo come Arcana Coelestia: avevo dato per dispersa la band sarca dopo “Le mirage de l’idéal”, disco del 2009 che all’epoca mi convinse e appassionò. “Nomas” ne costituisce finalmente il seguito, ritardato lungamente per problemi di line-up: cinque brani chiamati semplicemente I, II, III, IV e V, per un disco da ascoltare e intendere unitariamente, una colata di funeral doom metal compatta e torrenziale. La dimensione del sound è da subito epica e cinematografica, a tratti quasi vicina al post metal o alle ultime cose dei While Heaven Wept; non mancano comunque i passaggi d’atmosfera, di solito brevi ma eccezionalmente intensi. Né mancano (soprattutto nel primo e nel quarto segmento) momenti veloci e decisamente blackened, anch’essi assai funzionali a un risultato sonoro caleidoscopico e sempre avvolgente: i brani in più di una occasione sembrano essere sul punto di scoppiare! C’è qualche piccola ripetizione qui e lì (ritengo sia quasi inevitabile data la natura del disco), ma questo fiume in piena che si chiama “Nomas” vi travolgerà senza lasciarvi respirare, statene certi!
(René Urkus) Voto: 7/10