(Great Dane Records) Dieci anni e poco più di attività racchiusi in un periodo in studio cruciale per la realizzazione di un album fuori dal comune. Bello questo “Dreams Are Dead”. Sostanza, solidità, stile, melodie, l’insieme è tutto ciò. La band francese Arcania si produce in un thrash metal moderno, potente e allo stesso tempo dinamico. Un dinamismo che spinge i pezzi dell’album alle soglie di un progressive, ma non di taglio classico o dai toni cervellotici. Più di ogni altra cosa c’è la sensazione di una fusione di cose alla Metallica (clamorosa la corrispondenza in “Suffering for an Answer”) e complice anche il cantato dal timbro vicino a quello di James Hetfield, stacchi alla Gojira, accenni della scuola In Flames (ad esempio “Face in a Mirror”) e altre soluzioni che potrebbero somigliare a qualcuno, ma mai al di fuori del tono personale Arcania. Nei suoi primi venti minuti, su un’ora totale, “Dreams Are Dead” mette in scena dei pezzi accattivanti, ricchi di potenza, di essenza metal e carichi di un buon corollario di riff memorabili. I quasi undici minuti della strumentale “Dreams End All Days” sono un ulteriore dimostrazione di come gli Arcania sappiano sviluppare sequenze melodiche e in più occasioni. Il brano ha poi una sua naturale prosecuzione in “Days End All Dreams”. Anche questi due pezzi essenzialmente vicini a cose dei Metallica, ma nonostante ciò davvero intensi. Melodicamente belli. Un lavoro piacevole, ascoltabile. Fusione ideale di potenza, assalti sonori e melodie. Dunque, un lavoro metal.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10