(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Nuova entità, nuova creatura, nuova one man band che striscia fuori dai meandri dalla vicina Francia. L’idea di Baurus si materializza nel 2019, portandolo nel 2020 ad un EP di un quarto d’ora, un lavoro stilisticamente legato al thrash vecchia scuola. Ma la tendenza dell’artista è la musica estrema in generale e, con la consolidazione di questo album di debutto, ecco che emerge un ventaglio di sonorità molto più vasto, tutte decisamente legate al black metal e alla sua relativa atmosfera. “Les Chroniques Du Royaume Avili” porta dentro un viaggio intenso, con teatralità e la voce narrante di Andreea Dinag, mentre “Mangez Vos Morts” diventa incalzante, nervosa, destabilizzante. Chitarre acustiche prima, riff penetranti poi con “Celui Qui Vouvoie Le Soleil”, pezzo che mette in evidenza l’ottima voce estrema dell’artista, dentro una struttura di riff dannatamente coinvolgenti e grandiosamente trionfali. Irresistibile “Atroce” con quegli arpeggi provocanti e dissonanti, mentre ci sono venature death metal sulla rocambolesca e drammatica “Dans La Forteresse Du Roi Des Vers”; introspettiva la strumentale “À La Ruine”, torna una furia di sapore viking con “ Vêpre I”, prima della rabbiosa e pulsante “L’artisan”, posta in chiusura dell’album (se non contiamo il death/thrash della bonus track “Cheating The Hangman” presente sulle versioni su CD e LP). Archvile King con questo album ingloba musica estrema di differenti origini, senza dimenticare quelle componenti che rendono il sound più epico, più incalzante, più travolgente. “À la Ruine” non è di lunga durata, invita ad un ascolto energetico, pretende poi un ascolto più intenso offrendo una gamma di interessanti dettagli. Un’altra perla scoperta dalla Les Acteurs de L’Ombre Productions!
(Luca Zakk) Voto: 8/10