(Ektro) Si definiscono i re finlandesi dell’hard rock/death metal di matrice Lovecraftiana. Francamente di hard rock c’è poco, se non qualche accenno. Di death metal c’è decisamente una voce che comunque non raggiunge livelli estremi, sinceramente sono abituato a qualcosa di molto più appartenente all’oltretomba. Il richiamo a Lovecraft è abbastanza soggettivo: i testi delle tre canzoni di questo EP coprono argomenti interessanti e vari: un prete zombie che invoca un’orda di non morti, un vagabondo deviato che uccide e fa a pezzi tutti quelli che incontra ed infine la visione distorta da parte di un mago sadico. Nonostante l’EP provenga dalle sessioni di registrazione del loro album “Torches Ablaze”, che l’anno scorso ha riscosso interesse nella critica, queste tre tracce sono francamente poco interessanti. Musicalmente siamo sul territorio di un heavy metal tradizionale, ricco di connotati vintage incrociato con un po’ di black & roll. Musica comunque piacevole, discretamente suonata, specialmente nel contesto della title track. Un po’ scontata “The Nomad”, anche se costruita su un riff classico e potente. La conclusiva “Spellbound & Tortured” ha qualche spunto melodico interessante, ma non offre nulla di nuovo rispetto alla precedente. EP divertente, che si fa ascoltare, ma sicuramente poco interessante sotto il profilo novità, idee o composizione.
(Luca Zakk) Voto: 5,5/10