(Les Acteurs de l’Ombre Productions) I nefasti e putrefatti francesi si erano spenti ben dieci anni fa, dopo la pubblicazione di “Orthodoxyn”, loro ultimo full length. Il duo sembrava scomparso nel nulla fino a questo inaspettato ritorno, con nuova label, il quale non evidenzia alcun segno di cedimento: la band è sempre compatta, brutale, estrema, tetra e dedita ad una violenza sonora inaudita. Il loro stile è un black fortemente influenzato dal blackned death, con divagazioni dissonanti, non post, ma sicuramente appartenenti allo stile dettato dalla provenienza geografica del progetto. “Amphessatamine Nexion” è subito ostile, sempre pestata … ed anche i momenti meno tirati sono comunque nefasti e crudeli. “The Precipice Where Souls Slither” è quasi nove minuti di crudele tortura, con doppio growl ed una parentesi che in qualche modo suona epica, sicuramente melodica, nonostante non venga mai meno la sete di sangue della band. Originale e ricca di idee “Yesh Li El Yadi”: il brano che più divaga, spazia nelle influenze, conferma la provenienza francese, offre mid tempo superbi risultando costantemente avvincente e ricco di intelligenza creativa. La conclusiva e lunghissima strumentale “Corrupted Epignosis” chiude un cerchio, incrementa l’ansia e l’inquietudine grazie ad oltre dieci minuti lenti, intensi, dissonanti… ricchi di dettagli un po’ post, un po’ doom ma sicuramente anche noise. Dieci anni di sonnolenza con un risveglio che è un sussulto, la fine di un incubo che poi continua anche nella vita reale. Mezz’ora di angoscia, ricca di musica brutale, spietata ma anche suggestiva, coinvolgente e piena di tetra atmosfera, la quale non è strettamente black metal, pur rimanendo immensamente black metal.
(Luca Zakk) Voto: 8/10