(Grom Records) Nelle note promozionali, gli Armageddon si presentano come una delle prime band metal della Serbia: e dato che sono in attività dal 1987, c’è poco da dubitarne. Il loro debut “Eternal Mystery” uscì originariamente su cassetta nel 1993, e oggi viene riproposto in cd e digitale, remixato, con numerose bonustracks e la ri-registrazione di ‘alcune parti’. Perché la band abbia risuonato soltanto ‘alcune parti’ del disco resta un assoluto mistero: l’insieme, però, non ne ha assolutamente giovato, perché determinate canzoni sono al limite dell’ascoltabilità, mentre altre offrono una buona produzione (ma mai ottima come si vorrebbe far credere all’ascoltatore). L’ibrido che si viene a creare è confusionario, e se ci si mette anche un songwriting non troppo ispirato… “No Advice” (presente in due versioni, rispettivamente lunghe otto e tre minuti e mezzo) è di una ingenuità disarmante, ben oltre gli standard del power primordiale: la melodia non è male ma la resa sonora resta di qualità demo. Sotto questo profilo, è ancora più povera “Black Swan Rider”, non salvata dall’atmosfera sci-fi; sgraziatissimi i cori di “Magic Star”, mentre sono decisamente troppi i ventotto (!) minuti della “Heavy Metal Symphony”, a larghissima prevalenza strumentale (c’è solo una voce effettata che parla di viaggi nello spazio), che si risolve in sostanza in una serie di episodi isolati, convincenti soltanto quando intervengono i coristi del Serbian National Theatre di Novi Sad. Dispiace dirlo, ma non credo che neanche i cultori più folli del power retrò, fra i quali certamente mi includo, potranno apprezzare questo disco.
(René Urkus) Voto: 5/10