(Ironclad Recordings) Sarà anche come scrive l’etichetta che i nord-californiani Armed For Apocalypse sono una band sludge (anzi un “sludgy four-piece”), ma credo sia vero quando la band rallenta, altrimenti siamo anche su dinamiche hardcore (in particolare con l’opener “The Starting Line Is a Trip Wire”, ma anche”Open Wound” ed altre ancora) e con le distorsioni possenti, grasse e un po’ cupe che hanno soprattutto una tendenza “post” (metal, hardcore, sludge o come volete voi) che annebbia il tutto. Sludge quando i ritmi sono lenti o c’è l’incedere di qualche mid-temo altrimenti il resto è un rabbioso terremoto che non lascia tregue e da l’idea di quell’essenza apocalittica, di deriva, di termine ultimo del mondo, cioè sonorità incenerite. Questo secondo album dei Californiani ha un sound in parte incerto. Lo stile però non deve focalizzare l’attenzione. Sludge o no le distorsioni degli Armed For Apocalypse creano una coltre fumosa, un’atmosfera contaminata, avvelenata. La voce è un constante urlare e a mio avviso diventa seccante per come non riesce mai a fornire qualcosa di diverso. Monotona. Per il resto “The Road Will End” è una buona prova, non epocale, un po’ ripetitiva nelle sue forme, ma se l’idea era quella di soffocare l’ascoltatore con una rabbia estrema credo che la band ci sia riuscita.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10