(Autoproduzione) Dietro al monicker ArrJam si nasconde Il Daz, bassista dei Vicolo Inferno oltre che di una cover band di acts quali Red Hot Chili Peppers, Primus e Living Colour. Con queste premesse va da sé che l’album “Session One” sia così impregnato di sonorità funky e fusion dove la sezione ritmica la fa da padrone. A dire il vero è impresa ardua catalogare questa band così eclettica, completata da Got (vocals), Moretti Butcher (drums) e Mauroman (guitar); nel sound degli ArrJam confluiscono hard rock, prog metal, improvvisazioni jazz/fusion e funky. Su dieci canzoni (le ultime due tracce sono versione alternative del brano “Very Nice”), quattro sono strumentali; nonostante ciò non c’è il rischio di annoiarsi grazie al sapiente uso di melodie, dove la chitarra tesse trame cantabili, un po’ sullo stile di Joe Satriani. Ottime, comunque le parti cantate: Got canta davvero bene, a me ricorda vagamente Klaus Meine degli Scorpions. Nonostante ciò usa la voce come fosse uno strumento, senza prevaricare gli altri, ma amalgamando le parti vocali al sound: un esempio ne è la lunga “Out Of Control”, brano diretto e aggressivo nella prima metà e acustico nella seconda, con la voce di Got dapprima aggressiva e incisiva e poi melodica e calda. Impossibile descrivere questo capolavoro con un track by track, talmente è complesso e ricco di sfumature ma diretto allo stesso tempo. Nonostante le parti iper tecniche, l’album è scorrevole e cresce con gli ascolti. brani migliori, secondo me la già nominata “Out Of Control” e le strumentali “Dark Fusion” e “Incomplete”: la prima, lo dice il titolo è pura fusion, col basso a fare la parte del leone; la seconda è più verso lo stile di Steve Vai e Joe Satriani. Sugli scudi anche la potente “Smashing On The Wall”, hard rock di classe e un chorus semplice ma coinvolgente. La produzione è di ottima qualità e ogni strumento si sente chiaramente, valorizzando le eccelse doti tecniche dei musicisti. Capolavoro assoluto!
(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10