(Onde Roar Records) Questo nuovo album completa un discorso iniziato con “Stati Alterati di Coscienza” e seguito poi con “Rito Apotropaico”. Un a trilogia legata all’inconscio, alla mente dell’essere umano e alla fragilità delle persone. I demoni interiori, le fobie, ansie, le paure quanto i limiti dell’essere umano sono materia ormai cara alla band friulana. ArtemisiA è portatrice di sonorità prog sia di stampo metal che rock, senza rinunciare a un aggraziato tocco melodico, spesso definito attraverso la costruzione derivante da melodie popolari. I discorsi della band toccano anche figure mitiche, come fate, le streghe e tuttavia sono comuqnue parte di argomenti profondi. Ogni discorso arriva ad essere formulato con una certa grazia o tramutandosi un incanto grazie alla cantante Anna Ballarin. “Derealizzazione Sintomatica” presenta poco più di trentacinque minnuti di picchi di stile. In particolare “Nelle Terre di Ulisse”, con un vero e proprio sfoggio di classe con del prog che arrangia jazz, rock e il symphonic. “Fate Verde” vede l’ingresso vocale dell’ospite Omar Pedrini, ex Timoria. “Fobie” possiede quelle tipiche accelerazioni e una matrice metal nella quale la band monta le sue progressioni e con una ammaliante melodia incorniciata nel brano. La seguente “Favola” è un altro ‘standard’ della band: una storia, una favola, raccontata, recitata e suonata con atmosfere tagliate nella maniera giusta, sulle singole variazioni della storia. L’album è completo con i suoi momenti, i sussulti, le sfumature di genere, le figure retoriche che arricchiscono le narrazioni. Il comparto ritmico è un metronomo quanto un mezzo di arrangiamento che amplia le soluzioni compositive della band. Ancora una volta bravi.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10