(Infernal Fields Studio) Gli Aruna Azura sono una progressive death metal band proveniente dalla Russia e “A Story of a World’s Betrayal” è il loro ultimo lavoro. Il potenziale e la creatività del gruppo sono alti ma la produzione smorza molto il risultato finale: i suoni sono decisamente troppo leggeri, il basso, che si muove su linee e costruzioni ritmiche davvero sorprendenti, scavalca tutti gli altri strumenti eclissando le chitarre (che da formazione sono addirittura tre) e la batteria, che possiede dei suoni assolutamente finti e poco curati. Senza dubbio questi musicisti sanno il fatto loro in quanto a tecnica ma nel loro caso c’è molto progressive ma pochissimo death metal; le canzoni non spingono, non si avverte quella che volgarmente viene detta la “botta” e se la scelta dei suoni è una scelta stilistica purtroppo gli Aruna Azurna dal vivo rischiano di essere noiosi: sei musicisti che sul palco suonano per loro stessi senza metterci il minimo cuore. L’unico pezzo in cui risulta esserci un buon tiro in tutto il disco, risulta solamente “Disaster Lullaby” dove tecnica e potenza vengono ben conciliate per un risultato finale che ricorda vagamente i Necrophagist a cui si aggiunge anche un tocco di melodia, creando una canzone decisamente completa e gradevole; ma una canzone su sette è davvero poco. Un genere come il prog death oltre la tecnica necessita della potenza ed in questo disco ce n’è veramente poca, speriamo che per i prossimi dischi gli Aruna Azura puntino a spingere un po’ di più sull’acceleratore perché per ora “ A Story of a World’s Betrayal” risulta veramente piatto.
(Michele Alluigi) Voto: 5/10