(Mighty Music) Quarto lavoro per i norvegesi Arvas, ovvero gli ex Örth… in giro dal ’93! Black metal senza tanti compromessi, privo di rispetto, provocatoriamente violento… capace però di un volto molto thrash, tanto da non negare spazio a licks superbi e ritmiche spezza ossa. L’album è sempre a livelli tirati, cattivo, con un vocalist estremo e devastato. Un brano come “Ferocious Stigma” distrugge tutto, con il suo black e con le sfuriate thrash & death. “Unhallowed Grace” è una cosa pazzesca: un black ignorante e diretto, suonato divinamente… che esplode con un riffing così fottutamente thrash che ogni band dell’epoca d’oro si rivolta nella tomba (anche se non sono morti!); roba per dire addio vertebre! Molto melodica ma nefasta “I Am Thy Grief”, coinvolgente e trionfale “Hellhunts”, deliziosamente mid tempo “In Solitude I Dwell”. Vagamente sinfonica, ma sono solo dei cenni, l’ottima “This Scarred Soul”; tetra e maligna “…For The Fallen Shall Arise”. Interessante la conclusiva “Evil”, cover dei Mercyful Fate, dove la band si trasforma per emulare il mito. Album feroce. Intenso. Letale. Ricco di potenza, violenza ed oscurità. Non un black rivoluzionario, anzi… dannatamente old-school sia per lo stile che per le influenze.Innovativo o meno, la certezza risiede nell’efficacia assolutamente impossibile da paragonare!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10