(ATMF) One man band norvegese, gli Arvas tentato di riportare il black alle radici, così come nacque decenni fa. Ecco allora tredici tracce (undici più le song di apertura e chiusura) che parlano di esoterismo e tematiche blasfeme. Per la cronaca il lavoro non suona esattamente come il classico mattone nero norvegese. Ci sono piuttosto rimandi agli Horna e alla scuola francese, anche se i riff sono decisamente più epici. Di sicuro la produzione è norvegese fino al midollo e si sente ma c’è da chiedersi se c’era realmente il bisogno di una uscita discografica del genere quando i mostri sacri del passato han già sfornato i capisaldi del genere. Che si sia veterani o neofiti del genere, non è chiaro perché si dovrebbe ascoltare un lavoro di questo tipo. Interrogativi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6/10