(Avantgarde Music) Massima espressione del concetto di one man band. Siamo negli Stati Uniti, Minnesota, ed il soundscape è opprimente, decadente, depressivo, atmosferico. Puramente Black metal. Nick Stanger, l’artista dietro a questo progetto nato nel 2013, cura la sua creatura in tutti gli aspetti: composizione, strumenti, voce, testi, registrazione, mix, master… fino alle bellissime fotografie -tutte tristi e tetre- che riempiono l’ottimo booklet del CD, dalla copertina alle pagine interne. L’italiana Avantgarde non si è fatta scappare una simile creatività e ha dato vita a questo intenso debutto che regala all’ascoltatore tre quarti d’ora di black metal atmosferico, ricco di richiami che spaziano tra Burzum e bands quali Wolves in the Throne Room. Sei tracce, quasi tutte di durata importante, che mettono subito in risalto una elevata capacità compositiva, una oscura visione introspettiva di concetti quali la natura, il panorama, la morte, la condanna, la depressione. Musicalmente Ashbringer integra una vasta gamma di dettagli: non mancano decadenti riff a base di tremolo, occasionalmente emergono clean vocals (dall’impostazione corale) e c’è un dominio imposto da un growl sofferto e malato. Atmosfericamente sono i suoni e gli effetti che creano la dimensione dipinta da Nick, a volte accompagnati da ottime chitarre acustiche, sempre con un drumming che devia la mente e delle linee di basso pulsanti, presenti, intense e ricche di dinamismo. Si spazia dal DSBM all’atmosferico, passando per una divagazione nel post-black, toccando anche confini prettamente folk. Notevole “With Vacant Eyes”, una canzone con una progressione irresistibile; furiosa, lacerante e ricca di dettagli “Lucid”, mentre i due capitoli della opener “Ethereal Aura” destabilizzano con una intensità emozionale superlativa. Registrato in maniera veramente valida, evidenziando comunque una meravigliosa aura underground, “Vacant” è curato nei minimi dettagli e appare come una minacciosa nuvola nera che oscura il sole e disintegra le speranze e la vita stessa. Una release di altissimo livello. Se poi consideriamo che l’artista è giovanissimo (18 anni!) e che questo è solo il debutto, c’è da aspettarsi qualcosa di mostruoso. Se penso a progetti “solisti” che sono partiti giovanissimi definendo poi standard e riferimenti imitati da molti, mi vengono in mente gli italiani Forgotten Tomb e gli Shining di Niklas Kvarforth. Ashbringer potrebbe essere la prossima rivelazione.
(Luca Zakk) Voto: 9/10