(Selfmadegod Records) Circa ventidue minuti di devastante e cinica violenza, esibita da una band che il grindcore lo suona a perdifiato. Ass To Mouth pestano, vanno veloci però intervallano queste sfuriate con brevi ma corrosive e incendiarie sezioni di thrash-crust. Quattordici pezzi incasellati che creano un’ondata dirompente, nella quale il muro della sei corde affiancato al basso, viene caricato di un discreto groove tra queste sonorità comunque graffianti. Jarek è al basso e anche al microfono e non si risparmia minimamente anche con l’aggiunto di cori che contrastano con il suo vocione. Ass To Mouth mettono in piedi anche sporadici passaggi neo-brutal death metal, ma il trio polacco risulta in ogni istante sfacciatamente estremo e proprio come il grindcore esige. Nonostante questa religiosa tendenza all’estremismo musicale, “Enemy Of The Human Race” non è per nulla un insieme di pezzi scontati o simili tra di loro. La produzione poi non impone un’inopportuna pulizia, semmai rende possibile ai tre strumenti in azione di essere vivi e completi nelle meccaniche del suono concepite da questi pazzi. Dal 2017 il trio polacco era in letargo, dopo tredici anni di onorata attività. Niente è andato infine perduto, eccoli infatti di nuovo tra noi i Ass To Mouth e ben dieci anni dopo il precedente album.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10