(Autoproduzione) [version française] Negli ultimi tempi ho avuto modo di ascoltare molte band nate da pochi anni e già capaci di realizzare dei buoni lavori. Oltre alla qualità della musica ciò che spesso mi ha colpito è la buona coesione e alchimia tra i singoli musicisti. Capita di nuovo, con i francesi Astral Tears, anche se l’album “Hypnotic” è uscito nell’aprile del 2012. La band sta ancora promuovendo la propria musica, visto che probabilmente non è una formazione tale da poter contare su grosse cifre da spendere per campagne promozionali. Non ha importanza, se il prodotto è buono qualche mese in più per farsi conoscere non è tempo perso. E’ una female fronted band questa, ancorata a sonorità che mischiano prog, gothic, symphonic e groove/thrash metal. Ci sono più cose, è un sound corposo, fermamente metal, ma con la giusta personalità. C’è una buona dose di tecnica nei musicisti e la cosa valorizza ancora di più l’album. Il tessuto metal viaggia tra linee neo-prog e ampi scorci melodici, nei quali Beyza stende la sua voce tra grazia melodica ed estensione vocale. Notevoli gli scorci dove sia la cantante che la band danno una direzione “arabeggiante” alla musica. Nella modernità di questa band di Orléans si scorgono cenni dei Lacuna Coil e qualcosa dei Dream Theatre prima maniera. Forza del metal e melodie tra l’esotico e il melodic, tutto espresso in piena lucidità.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10